L’occhio è il principale organo sensoriale del sistema afferente del Sistema Tonico Posturale (STP) e dal quale provengono la maggior parte delle informazioni dirette al SNC”
(Hermann et al. 1985).
Postura ed equilibrio visivo rappresentano due meccanismi all’interno di un processo percettivo (rapporto bidirezionale) e per tale ragione vanno considerati come due aspetti inseparabili; la risposta di come sistema visivo va ad “influenzare” il sistema tonico posturale è data sia in ambito meccanico sia in ambito neurologico.
- Dal punto di vista meccanico, è opportuno porre attenzione alla muscolatura estrinseca dell’occhio.
Essa, infatti, fa parte della catena propriocettiva posturale (catena muscolo-connettivale);quindi ogni modifica della tensione dei muscoli estrinseci oculari,si ripercuoterà lungo tutta la catena con i conseguenti adattamenti necessari. Ad esempio un’eccessiva tensione dei muscoli extraoculari è in grado di provocare rotazioni-inclinazioni di carattere compensatorio della testa, determinandone una postura scorretta (PAC: Postura Anomala del Capo) in maniera inconscia, al fine di avere una visione nitida. Una tale modifica dell’atteggiamento posturale del capo causerà nel tempo uno stato d’ipertonia muscolare con possibili disturbi intervertebrali cui seguiranno ipomobilità segmentale.
I muscoli oculomotori estrinseci, oltre ai muscoli intrinseci e delle palpebre, funzionano in stretta sinergia con la muscolatura facciale e del collo.
Tale aspetto identifica che, ogni volta che gli occhi si muovono, generano un input di contrazione dei muscoli della nuca per consentire alla testa di cambiare posizione al fine di fissare l’oggetto d’interesse; i meccanocettori del rachide cervicale si comporteranno di conseguenza, inviando informazioni ai vestiboli che, attraverso la via vestibolo-spinale, determinano l’attivazione dei motoneuroni α dei muscoli estensori di tutto il corpo al fine di mantenere l’equilibrio.
- Da punto di vista neurologico esiste una serie di collegamenti tra sistema visivo e le strutture costituenti il sistema di regolazione della postura come il vestibolo, il cervelletto, le aree encefaliche frontali e parietali.
La visione funziona come un propriocettore fornendo informazioni sulla posizione del corpo, da cui il termine di propriocezione-visiva. La funzione visiva, paracentrale e periferica dell’occhio è fondamentale nel mantenimento dell’equilibrio, nella deambulazione e nella coordinazione motoria
Per verificare quanto la componente visiva incida sul controllo posturale e motorio (guadagno visivo) è sufficiente chiudere gli occhi cercando di rimanere fermi in stazione eretta, a piedi uniti o in appoggio monopodalico. Questa esperienza può evidenziare l’aumento in ampiezza delle oscillazioni posturali, dell’area sottesa e della velocità di movimento.
Tramite il test di Romberg numerosi studi hanno dimostrato che l’oscillazione del corpo diventa 2-3 volte maggiore a occhi chiusi.
Patologie visive avranno dunque un alto impatto sulla postura dell’individuo. In tal caso vedremo come la miopia possa essere la causa di diversi compensi a carico del sistema tonico posturale.
La miopia è un’ametropia, cioè un difetto di refrazione, causata da un bulbo oculare troppo allungato, una cornea troppo curva o da un’anomalia del cristallino.
Costituisce l’insufficienza/incapacità di messa a fuoco di qualsiasi cosa posta a distanza, motivo per il quale il soggetto miope, tenderà a preferire posizioni ravvicinate.
Si andrà ad instaurare una convergenza eccessiva degli occhi e di conseguenza anche il processo accomodativo sarà stimolato. Con il passare del tempo i compensi posturali dovuti a tale deficit visivo possono comportare anche un aumento progressivo della miopia.
Iperconvergenza e aumento dell’accomodazione, nel soggetto miope,sono causa dell’esoforia, ovvero una delle quattro eteroforie:deviazione degli occhi non manifeste compensate del sistema fusionale motorio.
Lo specialista in Posturologia, su un soggetto miope può eseguire la seguente scaletta per una corretta anamnesi posturale globale:
- TEST DEL FILO A PIOMBO
- TEST DI ROTAZIONE DELLA TESTA
- MANOVRA DI CONVERGENZA OCULARE
- VALUTAZIONE DELLA POSTURA DURANTE LA SCRITTURA E LA LETTURA (soprattutto se il soggetto, come il caso studio di questa tesi, è uno studente o pratica un lavoro prettamente statico (es. lavoro al PC)).
Con l’esecuzione di tali test posturali non s’intende sostituire né la visita specialistica oculistica né l’esame ortottico, ma si tende a rappresentare un utile strumento in posturologia. In caso di positività di alcuni test e di insicurezze si invita sempre a indirizzare il soggetto allo specialista per gli accorgimenti del caso.
- Test del filo a piombo:
Attraverso questo semplice test, verranno valutate le curve dell’intero rachide.
L’incapacità di mettere a fuoco adeguatamente l’immagine sulla retina costringerà il sistema posturale ad adattamenti come l’antiversione del capo, visibile nei soggetti miopi.
- Test di rotazione del capo
Soggetto in posizione ortostatica più comoda possibile ad occhi aperti.
Posizionarsi dietro al soggetto, e porre le mani sulle spalle all’altezza del trapezio, lo si invita a ruotare il capo lateralmente, ambo i lati.
Durante la rotazione laterale ho chiesto al soggetto se vedeva alcune parti del mio corpo, in particolare: mano, gomito,spalla,orecchio,bocca ed occhi.
- Manovra di convergenza oculare
Questo test permette di valutare il tono dei muscoli retti esterni degli occhi, e si esegue dirigendosi lentamente con una penna, da una distanza iniziale di circa 80 cm, verso il naso all’altezza della linea bi pupillare.
Scopo del test è di misurare sia il punto di rottura, ovvero il punto più vicino agli occhi dove l’esaminato perde la visione binoculare, sia il punto di recupero, ossia il punto più vicino nel quale l’esaminato riesce a ripristinare la visione binoculare
- Analisi della postura durante la lettura e la scrittura
Vari studi dimostarno che le attività visive prossimali, come per l’appunto, lettura e scrittura,rappresentano le situazioni dove si registrano più spesso atteggiamenti posturali scorretti. Quest’ultimi se non corretti in tempo, possono contribuire all’insorgenza di dismorsfismi interessanti l’intero rachide.
Sarà dunque molto utile durante l’esame posturale, valutare il soggetto durante simulazioni di lettura di un testo, al PC,ecc; invitandolo ad assumere una postura abituale, senza farsi influenzare dall’ analisi posturale in corso.
- Esercizi di Oculomotricità
A seguito delle valutazioni posturali descritte in precedenza, compito dello specialista in Posturologia sarà quello di educare il soggetto ad una migliore consapevolezza posturale ed a una attivazione muscolare selettiva.
Le esercitazioni dedicate ai muscoli oculomotori sono indicate per ricalibrare il sistema vestibolare.
Gli esercizi proposti al soggetto miope, tenderanno ad affaticare rapidamente le strutture coinvolte e pertanto vanno eseguiti a piccole dosi.
E’ da sottolineare che soggetti che indossano lenti e impegnano gran parte della loro giornata con attività visive prossimali, hanno particolare difficoltà a terminare il compito, poiché la motricità dei loro muscoli oculari è ridotta, come lo è l’ampiezza del campo visivo esplorabile con spostamenti fluidi e coordinati dei bulbi oculari.
Come viene consigliato da vari testi e ricerche, durante gli esercizi di rieducazione posturale dedicati all’oculomotricità, è preferibile non indossare gli occhiali, allo scopo di utilizzare i muscoli oculari in tutte le direzioni di movimento.
Di seguito alcuni esercizi da proporre:
SEGUIRE IL POLLICE: Tendere un braccio avanti con il pollice verso l’alto all’altezza dello sguardo; testa ferma, seguire con gli occhi i movimenti lenti del braccio che si sposta verso destra e verso sinistra, aumentando gradualmente l’ampiezza. Ripetere l’esercizio con il braccio contro laterale
CAMBIO DI SGUARDO CON INCREMENTO DI VELOCITA’:distendere le braccia in avanti, leggermente divaricate, posizionando i pollici a una distanza tale da consentire un movimento degli occhi intorno ai 20-30° ed evitare possibili movimenti compensatori del capo. Spostare lo sguardo da destra a sinistra più volte, aumentando la velocità di spostamento degli occhi.
CAMBI DI POSIZIONE MANTENDO LA MIRA:. Da posizione seduta, si invita nuovamente il soggetto a mantenere una mira di fronte a se chiudere gli occhi e , successivamente, eseguire lente rotazioni del capo e minime flesso – estensioni mantenendo la mira. Riaprire gli occhi per valutare se si è riusciti a mantenere la mira.
CAMBIO DI MESSA A FUOCO: fissare un oggetto ad altezza del proprio sguardo e porsi a una distanza di circa un metro da quest’ultimo, porre il palmo della mano a circa 30-40 cm davanti ai propri occhi. Spostare lo sguardo in modo alternato dal palmo della mano all’oggetto ogni tre secondi circa; aumentare a poco a poco la velocità di spostamento dello sguardo.
- Esercizi Posturali e di Stretching sui compensi del STP
A seguito degli esercizi di oculomotricità è indicato svolgere esercizi riguardanti la regione del tratto cervicale.
Tale regione, infatti, come descritto nelle pagine precedenti, è fortemente interessata da patologie visive; in questo caso la miopia comporta una postura cronica della testa in avanti.
La posizione protratta della regione cranio cervicale pone maggiore stress sui muscoli Elevatore della scapola e Semispinale della testa. Muscoli come il Retto posteriore maggiore della testa e il Suboccipitale tendono ad affaticarsi come risultato delle prolungate attività visive prossimali. Altri muscoli interessati sono il Trapezio, lo Sternocleidomastoideo e il muscolo Scaleno anteriore.
Esercizio 1.
Adduzione del braccio dietro la schiena.
Esecuzione: indicar al soggetto di portare le braccia dietro la schiena, un braccio resta rilassato, mentre l’altro lo tira verso di sé. Contemporaneamente inclinare la testa dallo stesso lato verso cui viene tirato il braccio. Ripetere dal lato opposto
Esercizio 2.
Inclinazione laterale del capo.
Esecuzione: Indicare al soggetto di inclinare la testa da un lato, in seguito aiutarsi con la mano omolaterale e trazionare; in questo modo verrà aumentato il ROM (Range Of Motion) garantendo una maggior tensione e dunque una maggior percezione del lavoro eseguito. Ripetere dal lato opposto.
Esercizio 3.
Rotazione del capo.
Esecuzione: Invitare il soggetto a ruotare il capo aiutandosi con il braccio controlaterale. Il palmo della mano che contribuisce alla rotazione va appoggiato sulla mandibola, mentre l’altra prema sul gomito. Ripetere controlateralmente.
Esercizio 4.
Flessione del capo e del collo
Dott. Alessandro Scibilia
Bibliografia
- L’INTELLIGENZA NEL MOVIMENTO-PERCEZIONE, PROPRIOCEZIONE, CONTROLLO POSTURALE (Katia Francesconi – Giovanni Gandini).EdiErmes
- Attualità in Terapia Manuale & Riabilitazione (Rivista trimestrale di informazione e divulgazione scientifica) 2002 – VALUTAZIONE DELLA FUNZIONE VISIVA IN POSTUROLOGIA (Fabio Scoppa – Vittorio Roncagli)
- GUIDA DI POSTUROLOGIA CLINICA Modelli logico-funzionali dell’organizzazione del sistema posturale (Marco Alessandria; Alina Pidadieri). Tecniche nuove
- DAL BENESSERE VISIVO AL BENESSERE GLOBALE- Rapporto fra visione e postura (Renzo Zannardi – Graziano Zannardi – Stefano Panzeri). MARNA
- RIEDUCAZIONE VISIVA OPTMETRICA (Simone De Felice)
- ENCICLOPEDIA dello STRETCHING – Tavole Anatomiche, Biomeccanica e Corretta Esecuzione. (Óscar Morán Esquerdo). Elika Editrice
- CHINESIOLOGIA del SISTEMA MUSCOLOSCHELETRICO – Fondamenti per la riabilitazione ( Donald A.Neumann). PICCIN
Sitografia
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- Associations of reading posture, gaze angle and readingdistance with myopia and myopicprogression.(Pärssinen O, Kauppinen M).© 2016 Acta OphthalmologicaScandinavica Foundation. Published by John Wiley&Sons Ltd(gov)
- Myopia, postureand the visualenvironment.(Faculty of Life Sciences, University of Manchester, Manchester, UK. charman@manchester.ac.uk) Ophthalmic&PhysiologicalOptics © 2011 The College of Optometrists.